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Il Blog di Andrea Quaranta

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Postilla » Ambiente » Il Blog di Andrea Quaranta » Energia e clima » Energie rinnovabili fra sostenibilità economico-ambientale e coerenza normativa

22 giugno 2010

Energie rinnovabili fra sostenibilità economico-ambientale e coerenza normativa

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Sul numero 4/2010 della rivista Ambiente & Sviluppo, edito dalla casa editrice che ospita il blog Postilla, ho pubblicato un articolo di commento ad una recente sentenza del TAR di Torino (1563/09), che potete leggere, nella sua versione integrale, dopo esservi collegati, e registrati gratuitamente, al sito di Natura Giuridica.
Si tratta, a mio modo di vedere, di una sentenza particolarmente importante, non solo per la molteplicità dei temi affrontati, ma anche e soprattutto per il modo con cui lo ha fatto, e per i messaggi che contiene.
Proprio per questo motivo ho deciso di raccontarvela, questa sentenza, “a puntate”, secondo la logica dello scrivere i post sul blog: in modo rapido, essenziale, diretto.

Per iniziare a scrivere, ho preso spunto da un famoso libro di Italo Calvino, nel quale l’autore parlava di quei “valori letterari da conservare nel prossimo millennio”: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza.
Il libro in questione è “Lezioni americane”.

Bene.

Orientarsi nei meandri del diritto ambientale è tutt’altro che un mestiere semplice: fin dalle sue origini, infatti, il diritto dell’ambiente si è caratterizzato per la sua perenne precarietà.
I motivi sono molteplici:
•    le infinite emergenze ambientali da tamponare, di volta in volta, con provvedimenti ad hoc, del tutto privi di visione sistematica e unitaria;
•    l’infantile politica ambientale perseguita dai governi che si sono succeduti, che non ha brillato per chiarezza, lungimiranza, coerenza, sistematicità, …
•    la difficoltà di definire con precisione alcuni concetti chiave, e di mantenere in equilibrio i diversi interessi che gravitano intorno all’ambiente;
•    le continue innovazioni tecnologiche, che  hanno costretto (e costringeranno) spesso i legislatori a rivedere i concetti posti alla base delle normative ambientali, che anche sulla presenza di quelle tecnologie basavano la loro costruzione amministrativo-burocratico-sanzionatoria,
solo per citarne alcuni.

In questo desolante e desolato scenario, la sentenza, cui ho fatto cenno all’inizio di questo post (TAR Piemonte, n. 1563/09, relatrice Paola Malanetto) brilla proprio per quelle “qualità calviniane” che, “forse”, il nostro legislatore dovrebbe considerare, nel momento in cui si accingerà a riformare, ancora una volta, quel diritto ambientale che, per com’è concepito oggi, non è in grado di garantire né la tutela dell’ambiente, né quella dei contrapposti interessi economici in gioco.
La sentenza del TAR sabaudo, infatti, si distingue per la:
•    leggerezza con la quale, nonostante si parli di (ma soprattutto si scavi nei meandri del) diritto, si fa leggere;
•    rapidità nell’affrontare argomenti complessi, in modo essenziale, senza lasciare spazi ad inutili fronzoli giuridici, ma senza perdere in
•    esattezza e visibilità, perché in grado di porre al lettore tutti gli aspetti (molteplicità) nevralgici della materia oggetto del contendere, affrontati con
•    coerenza: i principi che scaturiscono da questa sentenza, infatti, tengono conto di entrambi i principali interessi in gioco, quello ambientale e quello economico.
Quali sono gli argomenti affrontati dal TAR di Torino nella sentenza n. 1563/09?

La sentenza prende spunto da un ricorso presentato da una società piemontese contro la Provincia di Asti per l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia:
•    di una determinazione provinciale, con la quale l’Amministrazione aveva disposto di non attivare le procedure previste dall’art. 12 del D.Lgs n. 387/03 e, di conseguenza, di archiviare l’istanza di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di un impianto di energia elettrica alimentato a cippato di legno detannizzato;
•    delle linee guida in materia di produzione di energia elettrica da biomasse, adottate dalla Provincia di Asti.

L’Amministrazione provinciale, a sostegno della propria decisione, adduceva l’impossibilità di classificare il cippato de quo come “biomassa combustibile”, a causa del rilievo che lo stesso sarebbe sottoposto ad un trattamento sia meccanico che termico.
La ricorrente, oltre a contestare questa tesi, sottolineava l’incompetenza della Provincia “ad adottare linee guida che pregiudichino o vanifichino l’effetto utile della normativa comunitaria e statale, restringendo le possibilità di sfruttamento delle energie rinnovabili”: ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs n.387/03, infatti, le Regioni possono adottare misure per promuovere l’aumento di consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili, non per limitarlo.

Nell’esaminare la questione, sottoposta al suo vaglio, il TAR – attraverso successivi e coerenti passaggi logici – ha affrontato le tematiche relative:
•    alle differenti definizioni di biomassa e, in particolare, all’eventuale inquadramento, in una di queste, del cippato di legno detannizzato;
•    al fisiologico intersecarsi delle problematiche dei rifiuti, da un lato, e di quelle relative alle biomasse, dall’altro;
•    ai confini normativo-interpretativi della definizione di sottoprodotto;
•    alla divisione di competenze in materia energetico-ambientale;
•    ai rapporti intercorrenti fra la normativa in materia di gestione dei rifiuti e quella energetica;
•    a questioni di politica energetico-ambientale, nella consapevolezza della necessità di tenere conto delle esigenze di tutela ambientale e dell’economia.

Procederemo per gradi,a partire dal prossimo post.

Letture: 9385 | Commenti: 3 |
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3 Commenti a “Energie rinnovabili fra sostenibilità economico-ambientale e coerenza normativa”

  1. Il concetto di biomassa, fra confusione e suggestioni interpretative | Il Blog di Andrea Quaranta scrive:
    Scritto il 9-7-2010 alle ore 14:49

    […] precedente post (Energie rinnovabili fra sostenibilità economico-ambientale e coerenza normativa) ho cominciato ad accennarvi ai molteplici contenuti dell’interessante sentenza del TAR di […]

  2. Sottoprodotto ed energie rinnovabili (biomasse) | Il Blog di Andrea Quaranta scrive:
    Scritto il 14-10-2010 alle ore 08:25

    […] precedenti post (Energie rinnovabili fra sostenibilità economico-ambientale e coerenza normativa; Il concetto di biomassa, fra confusione e suggestioni interpretative) ho cominciato ad accennarvi […]

  3. Lezione agli americani!? | Il Blog di Andrea Quaranta scrive:
    Scritto il 22-10-2010 alle ore 09:16

    […] delle difficoltà di orientarsi nei meandri del diritto dell’ambiente e dell’energia (Energie rinnovabili fra sostenibilità economico-ambientale e coerenza normativa),in cui ho scomodato Italo Calvino e i suoi “valori letterari da conservare nel prossimo […]

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